Nell’ambito della Settimana della Sostenibilità organizzata dall’associazione studentesca SEEDS (*) – in collaborazione con USI – Pro Familia Svizzera italiana ha presentato la sua esposizione fotografica “Famiglie – esplorando il passato, immaginando il futuro”. Uno stimolo per affrontare in seguito la tavola rotonda “Natalità, inclusione economica delle donne, superamento dei ruoli tradizionali: il ruolo dello Stato e dell’economia di fronte ad una società che cambia”, a cura di Equi-Lab.
“Il confronto con il pubblico presente è stato molto interessante – spiega Francesca Scalici, intervenuta come Responsabile del Servizio pari opportunità dell’USI – dal dibattito è emersa una grande disillusione da parte dei giovani in merito al loro futuro come possibili genitori. Questi ragazzi, dai 22 ai 30 anni, ci hanno chiesto speranza, qualcosa a cui aggrapparsi per essere ottimisti. Nonostante i dati attuali che descrivono realtà poco incoraggianti, come relatori abbiamo raccontato di esperienze positive che sono state accolte con piacere”.
Non sorprende quindi che fra le proposte offerte dal Servizio pari opportunità dell’USI il supporto alla carriera, accademica e professionale, femminile sia un tema di rilevante importanza. “Per fare degli esempi, l’offerta di Mentoring professionale rivolta alle studentesse di Master e di Mentoring accademico rivolta alle dottorande e postdoc, che registrano un alto numero di partecipanti, rispondono proprio a questa richiesta di supporto sia ai percorsi di carriera accademici sia per chi si affaccerà a breve nel mondo del lavoro”.
In ambito di conciliabilità vita privata – lavoro o studio l’USI non sta a guardare. L’Ateneo ha sviluppato un Piano d’azione con obiettivi importanti in tema di pari opportunità, inclusione e valorizzazione della diversità. “Vogliamo creare un ambiente inclusivo e flessibile, sono state ad esempio introdotte le 18 settimane di maternità, cosa non da poco, e progetti a favore del personale e del corpo studentesco USI per supportare i compiti di conciliazione, in particolar modo per la cura dei bambini. Insieme – conclude Francesca Scalici – collaborando con i diversi attori del territorio, possiamo fare la differenza”.
(*) Students Engaged in Environment, Development and Sustainability